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Il corredo della sposa dalla camera da letto al bagno

Senza alcuna differenza tra nord e sud Italia, il corredo resiste nonostante la modernità incalzi e abbia reso obsolete molte vecchie usanze. Il corredo della sposa, tutt’altro che anacrostico e sempre attuale, ha subito delle variazioni, vediamo insieme cosa occorre per il nuovo nido d’amore che gli sposi andranno ad abitare.

Sono passati certamente i tempi in cui le lenzuola erano lavorate con pizzi e ricami, sebbene le mamme e i loro bauli siano ancora pieni di pezzi destinati ad un uso futuro e l’odore di lavanda e naftalina non sia passato neanche quello. Il corredo di oggi è più snello e pratico rispetto ai tempi passati: i capi di biancheria per letto, bagno e tavola sono meno numerosi e sempre più raramente sono “confezionati” a mano; il colore e il cotone hanno un ruolo preminente, quest’ultimo soprattutto in visione di lavaggi frequenti e stirate veloci.

Stando a quanto riportato dal libro “Grazie Sì Grazie No”, best seller di galateo, ecco i capi che occorrono per la casa:

– per la stanza da letto: quattro coppie di lenzuola matrimoniali, due coperte di lana, un copriletto/piumino;
– per la stanza degli ospiti con letto singolo: due coppie di lenzuola singole, una coperta e un copriletto;
– per il bagno: sei coppie di asciugamani di spugna, quattro asciugamani di cotone o lino, due teli da bagno, quattro salviette per ospiti e un tappetino da bagno;
– per la tavola: quattro tovaglie di lino o misto cotone/lino; una tovaglia ricamata; un servizio all’americana o runner;
– per la cucina: sei strofinacci di lino e sei di cotone, quattro grembiuli da cucina.

Ecco alcuni altri punti inequivocabili del corredo dei tempi nostri: anche se minimal, il corredo non può non avere un completo da sogno che sia in seta, raso, lino e che sia stato ricamato da mamma, zia o nonna; il bianco è il colore più gettonato sebbene siano molto azzeccate anche tinte neutre come panna, champagne e tabacco; il copriletto, copripiumone o piumino, è perfetto se in tinta unita e abbinabile ad altri completi di lenzuola; oltre al piumino non devono mancare le coperte, una più pesante e un plaid leggero per la mezza stagione.
Tra le modalità utili ad impreziosire un completo da letto, compaiono le cifre ricamate: il monogramma si compone di due lettere intrecciate in corsivo inglese maiuscolo, le iniziali, badate bene, devono essere quelle dello sposo.

Per il corredo da bagno le novità del corredo odierno riguardano perlopiù i tessuti: fibra di bambù, cotone ecologico, ecofibra, tutti materiali rispettosi dell’ambiente, assorbenti, morbidi e ipoallergenici.
I quattro asciugamani di cotone o lino sono solitamente di colore bianco, le spugne, invece, possono essere colorate e in coordinato con le tinte del bagno.
Come teli da bagno sono altamente consigliati i fouta, lenzuoli quasi sempre a righe e con bordo a frange che venivano impiegati negli hammam turchi, il loro valore aggiunto è essere particolarmente assorbenti.

Il corredo per la tavola vuole di default la tovaglia bianca in fiandra o in bisso di lino o cotone, anche se le righe sono al passo con i tempi moderni: dalle tovaglie ai canovacci, fino alla tavola per occasioni e cene serali.
Il corredo dei tempi nostri ha visto l’incursione di strisce di stoffa che comprendono due posti tavola fronteggianti, i runner. Meglio questa soluzione delle tovagliette all’americana che, secondo il galateo, sono approvate il giorno e meno adatte a occasioni formali.

La scelta della biancheria per il letto permette di sbizzarrirsi con lenzuola tinte pastello e delicatecome lo champagne o il tabacco.Per i copriletto e piumino è consigliabile la tinta unita così l’abbinamento con le lenzuola risulterà più agevole.  

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Il corredo della sposa dalla camera da letto al bagno

Senza alcuna differenza tra nord e sud Italia, il corredo resiste nonostante la modernità incalzi e abbia reso obsolete molte vecchie usanze. Il corredo della sposa, tutt’altro che anacrostico e sempre attuale, ha subito delle variazioni, vediamo insieme cosa occorre per il nuovo nido d’amore che gli sposi andranno ad abitare.

Sono passati certamente i tempi in cui le lenzuola erano lavorate con pizzi e ricami, sebbene le mamme e i loro bauli siano ancora pieni di pezzi destinati ad un uso futuro e l’odore di lavanda e naftalina non sia passato neanche quello. Il corredo di oggi è più snello e pratico rispetto ai tempi passati: i capi di biancheria per letto, bagno e tavola sono meno numerosi e sempre più raramente sono “confezionati” a mano; il colore e il cotone hanno un ruolo preminente, quest’ultimo soprattutto in visione di lavaggi frequenti e stirate veloci.

Stando a quanto riportato dal libro “Grazie Sì Grazie No”, best seller di galateo, ecco i capi che occorrono per la casa:

– per la stanza da letto: quattro coppie di lenzuola matrimoniali, due coperte di lana, un copriletto/piumino;
– per la stanza degli ospiti con letto singolo: due coppie di lenzuola singole, una coperta e un copriletto;
– per il bagno: sei coppie di asciugamani di spugna, quattro asciugamani di cotone o lino, due teli da bagno, quattro salviette per ospiti e un tappetino da bagno;
– per la tavola: quattro tovaglie di lino o misto cotone/lino; una tovaglia ricamata; un servizio all’americana o runner;
– per la cucina: sei strofinacci di lino e sei di cotone, quattro grembiuli da cucina.

Ecco alcuni altri punti inequivocabili del corredo dei tempi nostri: anche se minimal, il corredo non può non avere un completo da sogno che sia in seta, raso, lino e che sia stato ricamato da mamma, zia o nonna; il bianco è il colore più gettonato sebbene siano molto azzeccate anche tinte neutre come panna, champagne e tabacco; il copriletto, copripiumone o piumino, è perfetto se in tinta unita e abbinabile ad altri completi di lenzuola; oltre al piumino non devono mancare le coperte, una più pesante e un plaid leggero per la mezza stagione.
Tra le modalità utili ad impreziosire un completo da letto, compaiono le cifre ricamate: il monogramma si compone di due lettere intrecciate in corsivo inglese maiuscolo, le iniziali, badate bene, devono essere quelle dello sposo.

Per il corredo da bagno le novità del corredo odierno riguardano perlopiù i tessuti: fibra di bambù, cotone ecologico, ecofibra, tutti materiali rispettosi dell’ambiente, assorbenti, morbidi e ipoallergenici.
I quattro asciugamani di cotone o lino sono solitamente di colore bianco, le spugne, invece, possono essere colorate e in coordinato con le tinte del bagno.
Come teli da bagno sono altamente consigliati i fouta, lenzuoli quasi sempre a righe e con bordo a frange che venivano impiegati negli hammam turchi, il loro valore aggiunto è essere particolarmente assorbenti.

Il corredo per la tavola vuole di default la tovaglia bianca in fiandra o in bisso di lino o cotone, anche se le righe sono al passo con i tempi moderni: dalle tovaglie ai canovacci, fino alla tavola per occasioni e cene serali.
Il corredo dei tempi nostri ha visto l’incursione di strisce di stoffa che comprendono due posti tavola fronteggianti, i runner. Meglio questa soluzione delle tovagliette all’americana che, secondo il galateo, sono approvate il giorno e meno adatte a occasioni formali.

La scelta della biancheria per il letto permette di sbizzarrirsi con lenzuola tinte pastello e delicatecome lo champagne o il tabacco.Per i copriletto e piumino è consigliabile la tinta unita così l’abbinamento con le lenzuola risulterà più agevole.  

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Prodotti naturali per deodorare i capi da letto e l’ambiente

É importante che i capi che arredano il nostro giaciglio e che le stanze della casa abbiano un buon odore. Per chi non fosse pratico di rimedi naturali, scopriremo in questo articolo una serie di prodotti realizzabili facilmente a mano, dallo spray profumato per la biancheria al profumo di lavanda, fino alla realizzazione di deodoranti e fragranze per ambienti a base di componenti naturali.

Il buon profumo e la sensazione di freschezza sono alla base del confort di una casa. Vediamo insieme come realizzare qualche interessante lozione da spruzzare qua e là e infondere un buon odore in casa.
Per lo spray da biancheria a base di lavanda, per esempio, occorrono questi ingredienti: un cucchiaino di olio essenziale di fiori di lavanda, ¼ di tazza di vodka insapore, tre tazze e mezzo di acqua depurata.
Procuratevi un flacone o uno spruzzino vuoto o, nel caso non ne abbiate uno a disposizione, andrà bene anche una bottiglia, il passo successivo corrisponde all’atto di mescolare l’olio di lavanda e la vodka in una ciotola. L’alcool funge da emulsionante e permette all’olio e all’acqua di confondersi in modo uniforme, il mix ottenuto dall’unione di olio essenziale e liquore va così versato nel flacone spray, a questo punto si aggiungono le tre tazze e mezzo di acqua filtrata. Il composto va agitato anche prima dell’uso, ora lo spray profumato per biancheria è pronto all’uso.

Se volete ottenere una miscela senza alcool, potete omettere la vodka ma occorre che prima di applicare il prodotto lo agitiate bene, acqua e olio, infatti, tendono a separarsi.
Un’altra valida opzione è mettere delle gocce di lavanda nel ferro da stiro per profumare la biancheria.

Molti deodoranti per gli ambienti non sono a base di prodotti naturali e per questo possono contribuire a causare allergie respiratorie o crisi d’asma. Una buona alternativa per profumare l’ambiente è fornita dalle spezie, dai fiori e dalle erbe aromatiche che non hanno nessun effetto collaterale e consentono di profumare la casa a costo quasi zero.
Ecco qualche consiglio:

– I chiodi di garofano, la cannella in stecche, i semi di cardamomo e di finocchio portati ad ebollizione in un pentolino colmo d’acqua sono capaci di sprigionare un ottimo profumo. Il liquido, dopo essere stato filtrato e travasato in un contenitore spray, può essere applicato in camera da letto come nelle altre stanze della casa.

– Menta, gelsomino, salvia, caprifoglio, rosmarino, lavanda e origano possono essere tenuti in casa in un vaso e posti accanto ad una finestra luminosa, garantiscono un ottimo profumo nelle stanze che li ospitano.

– Con i bastoncini di liquirizia, le stecche di cannella, le bacche di vaniglia, i fiori di lavanda, i petali di rosa essiccati, i chiodi di garofano e i rametti di rosmarino si possono ottenere delle ciotoline pot-pourri da posizionare in camera da letto o in altre stanze. Si può prolungare la fragranza sprigionata da questa mistura di erbe aggiungendo alcune gocce di olio essenziale di lavanda o arancio dolce.

– Si possono realizzare dei sacchetti profumati da riporre nei cassetti, negli armadi o da appendere alle finestre delle stanze. L’ideale sono i fiori di lavanda e le foglioline essiccate di salvia e menta.

– Tagliando a listarelle le scorze di agrumi come arance, limoni e mandarini e appoggiandole sui termosifoni, queste sono in grado di sprigionare un profumo agreste nelle stanze.

– Anche la realizzazione di un deodorante per ambienti sprayè piuttosto semplice: basta miscelare dieci gocce di un olio essenziale con una base alcolica (l’ideale è l’alcool impiegato nella preparazione dei liquori, ma può andare bene anche della semplice vodka) e aggiungere mezzo litro d’acqua. Il liquido ottenuto può essere diffuso nell’ambiente o spruzzato direttamente su tende, tappeti o coperte usando un diffusore spray.
Per lascelta delle essenze, è il caso di usare profumazioni rilassanti come il sandalo, la camomilla, la lavanda, il tiglio o la melissa per ambienti come la camera da letto o per gli ambienti destinati al relax come il soggiorno. Il pino e limone sono fragranze più rinfrescanti e adatte ad ambienti come il bagno e la cucina, dove andrebbero bene anche le fragranze fruttate o le spezie mediterranee.

Basta poco per ottenere un prodotto naturale e deodorare la biancheria del nostro letto, lenzuola e piumini, e l’ambiente, sia esso la camera da letto o altre stanze della casa (certo è che le fragranze vanno fatte scelte ad hoc a secondo delle stanze).

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L’importanza del cambio di biancheria, la varietà dei tessuti

L’importanza di dormire bene è un fatto assodato e strettamente correlato alle funzioni del cervello e del corpo, le prime a beneficiarne. Da un recente studio condotto dalla Sleep Foundation si è appurato che milioni di persone non dormono abbastanza e che il loro sonno può definirsi occasionale. A inficiare il riposo possono concorrere anche il cibo o il tipo di letto.

E se avete tentato ogni rimedio, non resta che provare un’altra strada: cambiare la biancheria, il tipo di cuscini, le lenzuola, il piumino.
Secondo alcuni studi scientifici, determinati tipi di biancheria possono aiutare a dormire più a lungo e comodamente, aumentando la fase REM, fase in cui si gode maggiormente del sonno ristoratore.
Partendo dalla temperatura quella ideale e conciliante per il sonno è compresa tra i 18 e i 20°C; per ciò che concerne i tessuti, il poliestere non è affatto consigliato sebbene sia più economico. Questo tessuto, infatti, crea un ambiente troppo caldo, i tessuti sintetici d’altro canto possono essere dannosi per la salute dato che spesso contengono prodotti chimici perfluorinati che possono, a loro volta, emettere formaldeide.

E quasi naturalmente vien lo spunto a fare una carrellata sui tessuti, l’input viene dalla scarsa conoscenza dell’argomento o semplicemente perché si vuole aumentarla.

Il cashmere si ottiene dalla lana delle capre allevate nelle zone del Tibet, sugli altipiani della Mongolia hanno sede le capre cashmere più pregiate, in Iran le meno pregiate. Tale fibra ha un colore generalmente bianco con soggetti marroni, tendenti al grigio, al bruno e al rossiccio. Il tessuto può essere cardato e quindi morbido, resistente, quasi sempre follato e pettinato per ottenere maggiore leggerezza e resistenza.

La canapa è una fibra tessile ricavata tramite la macerazione e la battitura della pianta omonima (Cannabis sativa una pianta erbacea con alto fusto da 2 a 6 metri). Originaria dell’Asia centrale è coltivata oggi in molte regioni a clima temperato o temperato/freddo, in tutta Europa e in Italia. II filato ha una certa robustezza e resistenza ed é impiegato per tessuti da arredamento e per capi di abbigliamento.

Dai peli che rivestono i semi della pianta del cotone si ottiene la fibra tessile omonima. Il suo nome deriva dall’arabo Katun (parte delle terre conquistate), dopo il lino e la lana, il cotone è la fibra tessile più antica. Ci sono varie qualità di cotone, il più pregiato è il Sea Island, che ha una lunga fibra setosa e viene usato per le lavorazioni più raffinate. I cotoni si classificano a seconda del titolo, mentre la lunghezza della fibra ne determina la qualità. La varietà chiamata Superfine St. Vincent raggiunge i 50 e 60 millimetri; iI cotone Egiziano, detto anche Jumel o Moho, si caratterizza per le sfumature di colore giallo e bruno. Ci sono i cotoni Peruviani (Pima) che sono pregiati come l’Egiziano e hanno l’apparenza della lana. II cotone Americano, detto Upland, è a fibra corta e prende la denominazione dalla provenienza: Texas, Mississippi, Georgia, Orlèans. I cotoni Indiani hanno fibra ancora più corta di quello Americano e sono di qualità più scadente.
Il cotone si caratterizza per essere una fibra leggera e robusta, non protegge dal freddo, come la lana, ma può proteggere dal caldo, specialmente se si indossano vestiti in cotone bianco.

La flanella ha una superficie uniforme e pelosa, la mano è morbida e calda. La materia prima può essere diversa: lana, ordito in cotone e trama in lana, o interamente in cotone. La flanella in cotone è molto soffice e richiama alla mente la felpa, ma ne differisce avendo tutte e due le superfici pelose.

La lana si ricava dalla tosatura delle pecore di razza merino e incrociata. II processo di trasformazione prevede prima la lavatura e poi la filatura con due cicli di lavorazione secondo la qualità delle fibre.
Nel sistema pettinato, con le lane vergini, le fibre lunghe vengono disposte in modo parallelo così da ottenere un filato raccolto per tessuti battuti, lisci, leggeri, meno caldi e più costosi. Nel sistema cardato, invece, si utilizzano le fibre corte che danno un filato più voluminoso, adatto alla realizzazione di tessuti più gonfi, pelosi, morbidi e più caldi.
Per la sua particolare struttura e la fitta ondulazione delle fibre, possiede eccellenti qualità e proprietà, come: assorbimento dell’umidità, coibenza, elasticità, resistenza all’usura e alla fiamma.

Il lino è una fibra naturale cellulosica che si ottiene dalla lavorazione della corteccia del lino (Linum usitatissimum) e la macerazione dei fasci fibrosi contenuti nel libro. II tessuto può essere molto fine e leggero da usare per la biancheria, oppure più pesante e grezzo per l’abbigliamento estivo esterno.

La piuma, ottenuta dal manto degli anatidi d’allevamento, oche e anatre, conserva tutte le sue meravigliose proprietà termoregolatrici e isolanti. Attualmente la materia prima proviene principalmente dall’Est Europeo, dalla Cina, dal Sud Est Asiatico, Cile e Argentina.
Ecco alcuni termini di uso più frequente (per ulteriori approfondimenti consultare la norma UNI EN 1885):

Penna: piumaggio rigido, grossolano, di ala e coda. Con un vessillo più lungo e più rigido di quello di una piuma.

Piuma (termine generale): piumaggio senza le penne

Piuma (termine specifico): tegumento corneo degli uccelli. Ha un vessillo più corto e più flessibile di quello della penna e una rachide ben sviluppata.

Piumino: piumaggio che forma lo strato a contatto con il corpo degli uccelli prevalentemente acquatici, ossia i fiocchi di filamenti leggeri e coperti da peluria che si sviluppano dal nucleo del piumino senza alcuna asta della rachide o vessillo.

E dopo aver preso consapevolezza di quanto conta la consistenza dei materiali che ci circondano per godere di un buon sonno, il cambio di lenzuola e coperte s’ha da fare. È ora di comprare un piumino Patiflex.

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Curiosità sulle specie di oca. Quali sono i piumaggi più adatti al Filling Power?

Conoscete tutte le oche esistenti? Come per ogni argomento, anche sulle oche si aprono mille curiosità e approfondimenti, e l’effetto matrioska si ripete.

Le oche di Békés, dette volgarmente oche-pecora, provengono dall’Ungheria dove vivono libere e all’aria aperta. Si tratta di una razza selezionata, non di allevamento, la loro alimentazione è molto curata al punto che il loro piumaggio è candido e di elevatissima qualità e proprio questo è valso a loro il titolo di “merinos” delle oche. Tra primavera e tardo autunno si verificano le mute naturali ed è proprio allora che, con estrema abilità, le contadine prelevano il piumino, dal petto e sotto le ali delle oche mature. Se si fa il confronto con le pecore, le oche non vengono tosate completamente e su 300 grammi di piumaggio totale, vengono prelevati 25-30 preziosissimi grammi di piumino.

Il piumino oltreoceano, Duvet des Andes, affonda le sue radici nel lontano 1600: il Re Sole possedeva una collezione di oche e anatre da tutto il mondo e tra queste c’era un esemplare assai bello, noto come le “Canard de l’Empereur”. Si tratta di una specie delle alte Ande che vive principalmente nella provincia di Huanuco ma che spesso si sposta nel centro-sud del Perù fino alla Terra del Fuoco e Capo Horn. Le oche Duvet des Andes hanno un alto livello di adattamento, tale esploratore pennuto, infatti, si adatta con facilità alla tundra artica, al clima della foresta, dei mari e dei laghi di montagna. Questa particolare razza si riproduce anche in Francia, Bretagna e Normandia. Le piume di Duvet Des Andes costituiscono un’imbottitura molto resistente e versatile, un piumino che a seconda del luogo si adatterà alla situazione circostante.

Poi ci sono gli edredoni (Somateria mollissima) nelle zone nordiche. Sono uccelli selvatici e sono protetti legalmente in Islanda. Dopo la raccolta, le piume vengono subito fatte seccare a 110°C per disinfettarle e facilitarne la pulitura. La piuma viene pulita senza l’aggiunta di additivi chimici e ciò fa sì che le proprietà naturali della piuma restino intatte; solo dopo che le piume sono state accuratamente controllate e pesate possono essere esportate.
Il piumino degli edredoni, come le piume, è fatto di sostanza cornea: dal centro di ogni piuma si diramano in tutte le direzioni sottili fili. I singoli fili sono ricoperti da una specie di uncini sottili invisibili a occhio nudo e che conferiscono al piumino adesività. E proprio il buon isolamento termico, la leggerezza, l’adesività e le proprietà della piuma conferiscono a questo tipo di imbottitura una straordinaria qualità e l’adattabilità a qualsiasi tipo di prodotto, dall’imbottitura di coperte ai cuscini, dai sacchi a pelo alle giacche.

Abbiamo già parlato, nei precendenti post, di FILLING POWER o potere di riempimento, ovvero il rapporto peso/volume del fiocco. Quanto più è alto il Filling Power, tanto più è elevata la qualità dell’imbottitura.

A questo punto ci chiediamo da dove provengano le piume maggiormente impiegate nella composizione Filling Power? Ed ecco qui nel dettaglio:

ISLANDA 100% EDREDONE (Filling Power no specificato)

SIBERIA 100% Piumino, con Filling Power 835

POLONIA 100% Piumino, con Filling Power 770

UNGHERIA 100% Piumino, con Filling Power 720

CANADA 100% Piumino, con Filling Power 640

I piumini imbottiti con purissimo piumino di edredone islandese sono una nuvola leggera e caldissima, ne vengono realizzati solo pochissimi capi in tutto il mondo. Quest’anatra selvatica, e in particolare la femmina, usa i suoi fiocchi migliori per imbottire il nido e proteggerlo: i fiocchi sono molto grandi, compatti, leggeri e ne vengono raccolti solo pochi chili.

Il piumino imbottito con piuma d’oca siberiana è il più pregiato. La specie interessata vive in Siberia ed è una specie protetta, le piume vengono raccolte in quantità limitate. Dato il clima molto rigido del suo habitat, l’oca Siberiana sviluppa un piumino molto grande per difendersi dal freddo. Il piumino in piuma siberiana è caldo, soffice, leggero ed esclusivo, trattiene l’aria attraverso i microscopici canaletti che intercorrono tra le barbe della piuma.

I capi imbottiti con piuma proveniente dalle oche di Polonia hanno la consistenza di una nuvola bianca, leggera e morbida. In Polonia l’allevamento dell’oca è una tradizione radicata, il clima piuttosto rigido insieme ad una corretta alimentazione favoriscono lo sviluppo di fiocchi voluminosi. Il Filling power dei piumini imbottiti con piuma polacca è, infatti, molto alto.

Anche il piumino proveniente dall’Ungheria vanta un’alta qualità. Ci sono fiocchi ungheresi con Filling power 720, è un giusto compromesso per ottenere un bellissimo piumino con ottimo rapporto qualità/prezzo.

L’oca canadese è conosciuta per il suo bel piumaggio. L’habitat freddo e l’alimentazione, sono i due elementi determinanti per lo sviluppo di fiocchi voluminosi, che garantiscono al massimo la funzione igroscopica e termoregolatrice.

Tra i piumini Patiflex, le piume d’oca impiegate per l’imbottitura sono provenienti perlopiù dall’Ungheria e dalla Siberia.

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I piumini: materiali e imbottiture naturali e sintetiche

La scelta delle coperte non è un affare di poco conto e la numerosa varietà di genere amplifica l’accuratezza con cui procedere alla selezione. Dai plaid, coperte di dimensione più ridotte, ai piumini o piumoni che variano nome a secondo del materiale, l’iter che precede l’acquisto è sì arduo.

Gli elementi utili a facilitare la scelta del capo da letto ideale e la sua quailtà, sono diversi a partire dal tipo di imbottitura, la grandezza, il calore, la sensazione che si ha al tatto, il materiale.
Quest’ultimo punto, il materiale, apre una serie di approfondimenti: le coperte possono essere realizzate in cotone per le mezze stagioni, in lana o ciniglia per l’inverno e i periodi più freddi, in lino per l’estate, in materiali sintetici, tessuti alternativi o cotone biologico. Il plaid, altro elemento immancabile delle nostre case, può essere realizzato in pail, cotone e lana, a seconda del materiale, varia l’utilizzo stagionale.

Nel caso la scelta definitiva ricada sul piumino o piumone Patiflex, subentra un elemento d’accompagnamento immancabile: il copripiumino, serve ad evitare il contatto diretto con la pelle e a proteggere il piumino dal sudore, dalla polvere e dai batteri.
Il piumino è normalmente di colore bianco o neutro e il copri piumino, come detto sopra, funge da rivestimento e contenitore. Il binomio piumino-copripiumino, inoltre, elimina il lenzuolo superiore con netta facilitazione nel rifare il letto: un solo e facile gesto e il letto è pronto.

I copripiumini sono di norma in 100 % cotone, cotone raso sateen, flanella o in seersucker, materiale che non è necessario stirare. Di solito, il copripiumino è dotato di pratica cerniera (zip) per impedire la fuoriuscita del piumino stesso. La cultura del piumino deriva dai paesi freddi del Nord e, per potersi avvolgere completamente con il piumino in un letto matrimoniale, si utilizzano, di norma, due piumini singoli, uno per persona. Oltre al confort personale, questo modo di “vestire” il letto conferisce un bell’effetto estetico alla camera da letto.

Le trapunte, al contrario dei piumini, non necessitano di copertura, devono essere più grandi del letto per avvolgere il “dormiente”.
La trapunta è più grande del piuminoe copre tutti i bordi del letto proprio come un copriletto. La trapunta non necessita di copripiumino perché è decorata, sin dal confezionamento; si rende, però, necessario l’utilizzo del lenzuolo superiore.

Ci sono casi di doppio piumino in abbinamento, uno leggero e uno medio, che possono essere impiegati insieme o singolarmente. Così si hanno più prodotti e usi in uno, con gradi di calore progressivamente crescenti (leggero, medio e pesante) da usare nelle diverse stagioni e a seconda delle esigenze.

Passando all’imbottitura la piuma d’oca è certamente la più pregiata tra tutte. I piumini o trapuntepossono avere anche un’imbottitura sintetica.

La “piumina” è il tipo di piumaggio più ricercato, perchè leggero e isolante termico (cattura l’umidità corporea che produciamo fino a mezzo litro in una notte). Quest’imbottitura proviene dal sotto-collo e dal sotto-ala del volatile ed è costituita solo dai “fiocchi” o barbigli e non dalle piume contenenti il rachide (ossia lo stelo centrale). I pennuti adatti per ottenere la piumina sono le anatre ma, soprattutto, le oche, preferibilmente dei paesi molto freddi come Canada, Siberia e anche Polonia.

La “piumetta”, invece, è il piumaggio ottenuto dalle piume contenenti il rachide centrale. Nella sua flessibilità e nella funzione di isolante, la piumetta non raggiunge risultati eguagliabili alla piumina. Per questo è bene che il piumino abbia un valore di piumetta di massimo il 30%.

La tendenza generale ritiene prodotti inferiori il piumino o la trapunta sintetici, I corposi progressi nel campo dei materiali tecnici, però, ha consentito di eguagliare o quasi il prodotto naturale. Ci sono, infatti, ottimi piumini sintetici e l’imbottitura sintetica consente un vantaggio molto importante: lavare più frequentemente il piumino senza che questo si rovini, l’asciugatura è molto più veloce.
Per emulare la capacità traspirante del della piuma d’oca i piumini sintetici hanno un’elevata percentuale di fibra di cellulosa.

Alla gamma dei piumini e trapunte appartengono anche quelli con imbottitura in fibra naturalecotone, kopar e canapa.

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Piumini d’oca anche per i soggetti allergici

Sfatiamo un falso mito: gli allergici agli acari della polvere non devono rinunciare al piacevole confort degli articoli da letto con imbottitura in piuma e piumino. Il pregiudizio diffusissimo che annovera questi articoli da letto tra le dimore predilette dagli acari sarebbe, dunque, sbagliato.

Sono state condotte delle ricerche dal Dottor Hans Jürgens, direttore dell’Istituto di antropologia industriale dell’Università di Kiel (Germania), che confermerebbero quanto asserito sopra. Dai risultati è emerso che gli allergici alla polvere domestica possono avere coperte con imbottitura in piuma e piumino e che, addirittura, tali articoli sono particolarmente consigliati.
Prendendo in esame le coperte provenienti da più case private, si è rilevata l’assoluta assenza di acari negli articoli da letto con imbottitura di piume.

Occorre partire da un punto determinante: le reazioni allergiche non sono causate dagli acari ma dai loro escrementi e se presenti in quantità massicce. Quindi, la sola presenza degli acari non ha alcun impatto dal punto di vista allergologico. I piccoli nemici hanno le stesse preferenze umane in fatto di condizioni ecologiche, per questo non è così facile disfarsene. Se, però, la presenza massiccia degli acari della polvere può costituire un problema per i soggetti allergici, quali sono le condizioni che ne stimolano la moltiplicazione? Le squame cutanee dell’uomo e degli animali domestici sono il principale nutrimento degli acari, mentre piume e piumini non costituiscono nutrimento per gli acari.

Dallo studio sarebbe, inoltre, emerso che gli acari della polvere domestica sono troppo grandi per penetrare i tessuti degli inlet delle trapunte in piuma e piumino che, pur essendo dotati di una tramatura molto fitta detta “a tenuta di piumino”, svolgono una funzione importante: assicurare lo scambio climatico e dell’aria.

Il risultato delle indagini condotte mette in evidenza i seguenti elementi:

– contrariamente al comune pensiero, le coperte e i cuscini imbottiti di piumino o piume d’oca non sono gli “habitat” preferiti dagli acari. Oltre alla normale manutenzione, il denso tessuto a strati che costituisce la superficie degli articoli da letto con imbottitura funge da barriera quasi insuperabile, proprio in virtù di questo i piumini sono quasi privi di acari.

– le qualità termiche e climatiche dei piumoni, ossia il rapido sviluppo del calore durante il sonno e l’altrettanto rapida diminuzione dell’umidità all’aerazione, sono vantaggiose per l’uomo ma non per gli acari che, invece, ricercano l’umidità.  

– inevitabilmente gli acari sono in tutte le abitazioni e in tutte le camere da letto. Il loro nutrimento prediletto è dato dalle piccole squame cutanee dell’uomo e non da piumini e piume d’oca.  

Dalle ampie indagini scientifiche e ecologiche condotte sull’insorgenza e sulla diffusione degli acari della polvere domestica in tutte le zone climatiche dell’Europa, si può attestare che i piumoni con imbottiture di piumino e/o di piuma d’oca non costituiscono né l’habitat né la fonte di nutrimento degli acari. Non sussiste alcuna ragione scientifica o pratica per giustificare che una persona che soffre di allergia da polvere domestica non possa utilizzare piumoni imbottiti con piumino e/o di piume d’oca.
In conclusione si può affermare che le persone allergiche e gli asmatici possono sentirsi sollevati, non saranno costretti a rinunciare al confort naturale offerto dalle piume d’oca

Se la stagione principale per gli acari coincide con il periodo freddo dell’anno, quando le stanze tornano a essere riscaldate più intensamente, la scelta della corretta biancheria da letto è importante per tenere lontani questi piccoli elementi di disturbo. Le imbottiture con penne e piume naturali, al posto della biancheria da letto sintetica, assicurano un clima piacevole per il sonno e rendono l’ambiente meno confortevole per l’annidarsi degli acari. Un motivo in più per acquistare un piumino d’oca Patiflex.


Ecco alcuni consigli da seguire quando si è allergici:

– la camera da letto deve essere un luogo asciutto, aerabile e privo di muffa.

– l’arredo deve essere semplice e permettere una completa pulizia del pavimento, meglio evitare la la moquette.

– gli abiti e gli indumenti devono essere riposti in armadi ben chiusi.

– sarebbe meglio evitare le poltrone.

– ricoprire con copri-cuscini e copri-materassi specifici per gli acari tutti i cuscini ed i materassi utilizzati nella camera da letto. La speciale fodera antiacaro si chiama Encasing.

– la biancheria del letto deve essere cambiata con una certa frequenza, almeno una volta la settimana. La pulizia con aspirapolvere deve avvenire almeno una volta al mese.

– eliminare dalla stanza libri, giocattoli di peluche e altri oggetti in grado di raccogliere polvere. Sarebbe meglio che nella stanza non ci siano animali e non si tengano piante.  

– evitare tappezzerie, tappeti, tendaggi e drappeggi.  

– è molto importante l’uso di umidificatori. I Dermatofagoidi, infatti, prosperano quando i livelli di umidità relativa sono sul 75-80% e sopravvivono con difficoltà quando scendono al di sotto del 50%.  

– badare al fatto che gli armadi, i cassettoni, i radiatori, le protezioni dei radiatori ed i camini siano privi di polvere.

– non usare cosmetici, ciprie, profumi, insetticidi e sostanze per “deodorare l’aria”; non fumare nella camera da letto.  

– non cambiarsi scarpe o abiti polverosi in camera da letto. 

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La biancheria da letto: dal tipo di tessuto al piumino d’oca anche in estate

La buona qualità del riposo è direttamente proporzionale alla comodità del letto, all’assolvimento pieno della funzione di lenzuola, federe e piumini di assicurare il confort al nostro sonno.

Su quali materiali è dunque il caso di orientare le nostre scelte? Le fibre naturali prima di tutto, per il rivestimento esterno e l’imbottitura il filato più consigliato è il percalle di cotone.
La seta è certamente la più pregiata di tutte ma anche la più delicata e costosa. Il problema della troppa delicatezza di questo materiale può essere ovviato con un prodotto che sia realizzato con filati misto seta, al posto di quelli in 100% seta pura. Un’altra caratteristica della seta è l’indiscussa morbidezza che può rendere le lenzuola scivolose alla percezione, una soluzione potrebbe essere optare per composizioni miste con il lino.
Un ruolo privilegiato rispetto al confort era anticamente assegnato al lino, appunto. Oggi molti materiali sono diventati succedanei al lino ma vedremo di seguito se la qualità è la stessa. Il lino, infatti, è una fibra fresca, resistente, è bianco, l’unico inconveniente riguarda il costo che non è molto basso.

Il cotone ha anch’esso molte qualità, la morbidezza e il potere di assorbire, con qualche pecca come il fatto di essere meno resistente del lino. Fra i più pregiati compare il cotone Makò, di origine egiziana. Un’altra varietà di cotone, ideale per mano morbida, è il percalle, caratterizzato da 200 fili sottilissimi per ogni centimetro quadrato. Pelle d’uovo è una mussola finissima di cotone (o seta) che per colore e mano ricorda appunto la pelle d’uovo. 
Il misto cotone/poliestere è molto usato ed ha una percentuale di fibra naturale e sintetica del 50%, si tratta di un tessuto antipiega che è facile lavare e stirare ma è meno morbido se confrontato col cotone. Per le lenzuola invernali è molto diffuso l’uso della flanella di cotone, una fibra morbida e calda al tatto.

Nella scelta delle lenzuola, la domanda è lecita e non c’è vergogna che abbia ragion d’esistere nel formularla: qual è la regola empirica da seguire per calcolare le dimensioni giuste? Basta sommare alla larghezza del materasso la larghezza dei due lati fino a terra.

Passando in rassegna tutta la biancheria da letto un posto sicuramente importante ha il lenzuolo inferiore che è liscio e può essere di due tipi: piano e con cucitura alle estremità o ad angoli con quattro elastici alle estremità.

I piumini, nati nei paesi freddi del Nord Europa, si sono diffusi anche laddove le temperature sono meno nordiche e glaciali per il fatto di essere caldi e leggeri insieme. I piumini hanno potere termico e una buona capacità traspirante.
Le imbottiture in piuma d’oca sono sia confortevoli che eleganti, i vantaggi sono numerosi: la trapunta con imbottitura è un ottimo regolatore di microclima, isola e mantiene costante la temperatura corporea; la trapunta è leggera e ipoallergenica per la tenuta della piuma data la copertura a trama fitta.

Il copripiuminoè un altro espediente, semplice e pratico come la sua natura. É una fodera a sacco nella quale si infila il piumino da una delle due estremità, e che, a tinta unita o a fantasia, può dare un tocco d’arredo e un’inversione di tendenza ad una trapunta, calda sì ma monocromo e un po’ troppo consueta. Ci sono anche copripiumini più elaborati che sono anche trapuntatie possono essere usati da soli in estate.

Oltre alla loro funzionalità e ad essere classificati come paladini e custodi del buon sonno, i piumini, i copripiumini, le trapunte e la biancheria da letto in genere possono fungere, come detto sopra, anche da complementi d’arredo. Con un tocco di stile questi complementi possono abbellire il look di una stanza da letto; ci sono modelli raffinati e tessuti pregiati, dettagli di stile e fantasia a grande impatto visivo.

Inoltre, si può dormire con la trapunta anche in estate. Vi sembra sia un’affermazione non illuminata dalla ragione? Noi vi diciamo che è così, purché si tratti di un prodotto in piuma d’oca di alta qualità e il fatto che la piuma d’oca è un isolante naturale, permette la traspirazione e assorbe l’umidità rende questo assioma possibile.
La piuma da perfetto regolatore del microclima compensa sempre le variazioni di temperatura, mantenendo costante quella corporea e garantendo la traspirazione, basti pensare che le oche possono vivere in posti tra loro molto diversi come i Caraibi e la Siberia. L’azienda di piumini Patiflex propone anche la variante piumini 4 stagioni, perfetti 365 giorni l’anno.

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Misure e Dimensioni dei Piumini D’oca

Ogni qualvolta si affronta l’acquisto di copri piumini, piumoni, trapunte e materassi, la scelta non deve esser presa con superficialità ma, piuttosto, tenendo conto delle misure.

Nella fase che precede la selezione del nuovo copri piumino si prendono le misure del piumino, si parte dalla capienza del cassettone nel caso di un nuovo materasso.

Le misure di piumini, guanciali e letti cambiano da paese a paese e anche in Italia ci sono più misure standard così da facilitare l’adattamento alle varie esigenze.

Ecco le misure standard dei diversi piumini:

– il piumino per bambini ha dimensioni 100/135 cm

– il piumino singolo 135/200 cm

– il piumino singolo large 155/200 cm

– il piumino singolo maxi confortevole 155/210 cm

– il piumino da una piazza e mezzo 200/200 cm

 il piumino da una piazza e mezza maxi confortevole 200/210 cm

– il piumino matrimoniale standard 250/200 cm

– il piumino matrimoniale maxi confortevole 255/210 cm.

Anche cuscini e guanciali hanno misure standard: 40/40 cm per il cuscinetto; 50/50 cm nel caso di cuscinetto maxi; 40/60 cm sono le misure del cuscino per bambini; 50/60 cm è la grandezza del cuscino standard; 60/80 cm è, invece, il cuscino standard maxi.

La classificazione in varie misure vale anche per i letti: dal letto matrimoniale, fatto per ospitare materassi di dimensioni 160×190 cm, al letto singolo o a una piazza per materassi di dimensione 90×190 cm; dal letto alla francese o a una piazza e mezzo che ha dimensioni variabili tra 120 e 140 cm e di lunghezza standard di 190 cm.

Esistono, poi, i letti oversize che possono essere più larghi di un comune letto matrimoniale e i letti su misura per le persone molto alte, va da sé che, in questi casi, anche i complementi e le lenzuola debbano essere fatti ad hoc.

In Germania, Austria e Svizzera le dimensioni standard per i materassi sono lievemente diverse dallo standard italiano: 90 cm di larghezza e 200 cm di lunghezza o addirittura una piazza e mezza.

I materassi singoli, per le dimensioni diffuse in Italia, potrebbero essere troppo piccoli per gli adulti e non riuscire a garantire lo spazio ideale per un riposo di qualità.

Il materasso ad una piazza e mezza ha pochi centimetri in più rispetto al materasso singolo ma è proprio questo a fare la differenza: a fronte di un maggiore spazio del sonno, migliora anche la qualità dello stesso. La piazza e mezzo costituisce, quindi, un’ottima scelta per le stanze degli ospiti o per i single che desiderano, quando dormono, disporre di uno spazio più ampio rispetto a quello di un materasso singolo.


Le dimensioni standard di un letto matrimoniale hanno larghezza di 160 cm e lunghezza di 190 cm, sono altrettanto valutabili, per comodità, misure lievemente più grandi, 165 cm x 195 cm oppure 170 cm x 200 cm.
Con le misure alla mano, restringendo il campo di scelta e facendola ricadere sui piumini Patiflex, occorre studiare il ventaglio d’offerta e valutare il piumino più adatto alle nostre esigenze di sonno ideale.

Ma quali solo le qualità che “accendono” l’opzione piumini Patiflex? I materiali utilizzati, in primo luogo, come il tessuto a tenuta di piuma che è morbido, leggero e traspirante grazie alla tecnologia SanProCare; la trapuntatura artigianale a quadri fissi, realizzata a mano dalle sarte; l’intima, un particolare tessuto di cotone che deve trattenere le piume garantendo la traspirabilità.

Il prodotto, una volta entrato a far parte del nostro corredo, va curato affinché possa durare nel tempo: a partire dal farlo arieggiare, senza esporlo alla luce diretta del sole, fino all’azione di “sprimacciare” il capo per garantire la distribuzione uniforme della piuma. Il piumino, a seconda dell’intensità d’uso, può essere lavato ogni 3 o 4 anni, anche in lavatrice purché si impieghi un programma per delicati e venga fatto asciugare con macchina apposita o in una giornata calda e asciutta. Altri accorgimenti da tenere bene a mente: il piumino non va mai conservato se non è asciugato integralmente né va usata l’aspirapolvere sul piumino.

Sulle misure dei piumini Patiflex, ecco le varie soluzioni:

 Piumini a una piazza, pur nelle diverse tipologie di calore (light, medium, invernale, quattro stagioni) e nelle varianti di piumino (Freilander,Gardena, Mont Blanc, Danubio, Siberian, Clappy) hanno le dimensioni 155×210 cm
 Piumini a due piazze, nelle stesse varianti sopra, hanno dimensione 255×210 cm
– Piumini a una piazza e mezzo, sempre in più tipologie, hanno le seguenti misure 200×210 cm.

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Consigli utili per dormire bene

Dormire bene questo è il vero segreto per essere sani e belli, sembra uno spot (o può ricordarlo) ma è la pura verità. Sì, è proprio curando il sonno che si ha un’importante fonte di energia da cui attingere nell’arco di una giornata.

Tutto parte con la scelta del vano della casa da destinarsi a stanza da letto: un vecchio detto recita così “dove non entra la luce, entra il medico”. Ergo la stanza deve essere esposta a mezzogiorno o al massimo a levante o ponente, deve disporre di ampia finestra e non devono esserci tracce di umidità.

Per ciò che riguarda la biancheria e le coperte una conditio necessaria per dormire bene è non soffrire il freddo, meglio avere un po’ di caldo che aver freddo. Il cuscino deve essere comodo e morbido come piacevole al tatto deve essere anche la biancheria. Molto importante è l’igiene: il letto deve essere coperto, durante il giorno, con un drappo che difenda dalla polvere.

Rispetto alla posizione da tenere mentre si dorme, la posizione supina è senz’altro la migliore. Tra le cattive abitudini vi è quella di dormire con il capo sotto le coperte, con il capo prono, sul lato destro che comporta una pressione della massa intestinale sul fegato o sul lato sinistro dove a gravare sullo stomaco e sul cuore è il fegato.
Le braccia, dalla loro, dovrebbero essere distese lungo il corpo in modo che non pesino sulle membra, bisogna evitare di addormentarsi con le braccia arrotondate dietro la testa per l’intorpidimento che ne deriverebbe. Le gambe, quando si dorme, devono essere ben distese per conservare una normale circolazione del sangue e mantenere i piedi più caldi.

Tra le cose importanti di cui tener conto per dormire bene c’è, in prima istanza, la scelta del materasso. A quest’ultimo si lega anche una certa attenzione alla sua pulizia, il materasso, infatti, riempiendosi di polvere, è il luogo ideale per la proliferazione degli acari.

Seguitando ad elencare altri accorgimenti da tenere a mente, compare la buona usanza di non rifare subito il letto appena si è abbandonato il giaciglio. Il letto, infatti, conserva il nostro calore e l’umidità e, se mettiamo in ordine subito il letto non appena svegli, il calore rimane intrappolato e contribuisce alla formazione degli acari. Il consiglio è di far arieggiare almeno mezz’ora.
Allo stesso modo le lenzuola, quando le si cambia, non devono essere ancora umide né appena stirate e calde, queste due condizioni, umidità e calore, incitano gli acari che sono spesso ospiti invisibili e poco graditi dei nostri letti.

I cuscini vanno sbattuti per eliminare la polvere, sarebbe buona norma inserire una fodera di protezione tra il cuscino e l’altra federa. Specie in inverno, l’ambiente deve essere comunque arieggiato, ciò è di vitale importanza per il corpo che deve respirare aria pulita e non viziata.
Caldo ma non troppo, in camera da letto sarebbe consigliabile una temperatura maggiore di 17/18 ’’C, l’umidificatore è un altro alleato del buon riposo, alle profumazioni è meglio preferire l’acqua pura, si evita così di avere gola e bocca secche.

Oltre alla condizione circostante che agevola il buon riposo, ci sono delle tecniche di rilassamento da esercitare prima di dormire. La prima riguarda l’importanza della respirazione, ecco il procedimento: stendersi a pancia in su, divaricare lievemente le gambe, chiudere gli occhi e fare dei grossi respiri profondi concentrandosi solo su sé stessi. I respiri profondi devono ripetersi per 10-15 minuti per poi stiracchiarsi.

La seconda tecnica di rilassamento è legata all’importanza del calore, si consiglia di bere qualcosa di caldo prima di andare a letto, in genere è il latte l’alimento consigliato così come la camomilla. Se si aggiunge un cucchiaino di miele il risultato è certo, il miele ha, infatti, un’azione calmante e ipno-inducente, limita la produzione di un neurotrasmettitore legato allo stato di veglia, la orexina.
Un bel bagno caldo può essere un altro buono stratagemma per farsi venire voglia di dormire.

Il neurotrasmettitore cui sono legati la calma e il sonno è la serotonina, tra le tecniche che ne permettono la liberazione vi è l’assunzione di carboidrati poco prima di andare a dormire ossia latte, banane, fette biscottate, mandorle, nocciole, formaggi, uova, carne, pesce e ananas.
Come detto sopra, l’ambiente in cui dormire è importantissimo se non il più importante: la stanza in cui si dorme deve essere silenziosa e al buio. La scelta del materasso è un’altra condizione rilevante per il buon riposo.

Tra i consigli e le tecniche pro-sonno compaiono alcuni esercizi di rilassamento per la mandibola e i muscoli facciali, perché questo? La mandibola è sempre in tensione per il fatto di tenere la bocca chiusa, la si può massaggiare applicando una crema idratante all’olio di oliva o al miele.
Ultimo consiglio riguarda la troppa esposizione al computer o alla tv, la luce bianca di questi schermi è accecante e affatica gli occhi oltre a trasmettere al cervello un segnale errato.

Ora sappiamo un po’ tutti e meglio quanto sia importante il sonno nel bioritmo di una persona e come si può dormire e riposare bene. Dormire al caldo con i piumini Patiflex permette, insieme a quanto si è detto, di raggiungere il settimo sonno. Il giorno dopo parte benissimo, si è pronti a correre se la giornata lo richiedesse!